venerdì 18 luglio 2008

Parte la campagnia "Fermiamo il cemento"

18 LUGLIO: PARTE LA CAMPAGNA FERMIAMO IL CEMENTO
Circa 60 persone nel momento massimo hanno partecipato il 18 luglio, alle 21,30, alla
assemblea pubblica con la quale è iniziata la campagna "FERMIAMO IL CEMENTO".
La riuscita della iniziativa è di conforto, soprattutto in un momento prossimo alle ferie
estive.
Durante la serata è stato illustrato e commentato il Piano Strutturale appena votato dalla
maggioranza di san Casciano, con un video commentato che presto sarà disponibile in
rete in questo sito (dovrà essere arricchito perché in sala era supportato dalla
presentazione orale).
Dopo la presentazione del video, fatta a nome delle associazioni promotrici, sono
intervenuti diversi tra i presenti con domande o ponendo questioni o anche sollevando
obiezioni. Alessandro Sardelli, consigliere comunale dei Cattolici Laici e Socialisti, è
intervenuto motivando il suo voto contrario al Piano Strutturale. Alla serata era presente
una delegazione rappresentativa della Sinistra Arcobaleno, ossia il segretario comunale di
Rifondazione Comunista, Simone Seoli, il presidente del consiglio comunale Sandro
Mazzei (anche lui di Rifondazione) e il capogruppo della Sinistra Arcobaleno Petrocelli.
Quest'ultimo, intevenendo a fine manifestazione ha rivendicato la positività del voto a
favore del Piano da parte del suo gruppo. Da ciò una vivace discussione, in quanto gli è
stato rimproverato il suo totale appiattimento sulla linea dellla maggioranza (Petrocelli a
suo tempo ha votato contro la Variante LAIKA).
La presenza di forze politiche e di tecnici del Comune è comunque a nostro avviso un
segnale dell’interesse che ha suscitato la nostra iniziativa e, speriamo, un segnale della
possibilità di interloquire con il consiglio comunale e la giunta per far modificar le previsioni
di questo piano
A conclusione, le associazioni organizzatrici hanno lanciato l'appello ai presenti a
sostenere in futuro le ulteriori iniziative della campagna, a partire dalla presentazione delle
OSSERVAZIONI al Piano Strutturale.
LE IPOTESI DI LAVORO:
· redazione delle osservazioni al piano a luglio-agosto e primi settembre tramite lavoro
in rete
· conferenze stampa, comunicati e assemblea pubblica a settembre per pubblicizzare le
ragioni della opposizione a questo piano
· Eventuali altri strumenti di mobilitazione della opinione pubblica (volantinaggi, raccolte
firme da discutersi a settembre)
· ANCHE DURANTE LA ASSEMBLEA SI SONO RACCOLTI NUOVI CONTATTI DI
MAILING LIST. PER NOI E' ADESSO PRIORITARIO AUMENTARE AL MASSIMO LA
“RETE” di CONTATTI INDIVIDUALI, quella alla quale arrivano le segnalazioni del sito.
Perciò si sono invitati i presenti a far circolare quanto più possibile le informazioni in
rete.

martedì 18 marzo 2008

Campagna Fermiamo il cemento!

Fermiamo il cemento!

Aiutaci con il tuo sostegno a far cambiare questo piano, sostieni le nostre iniziative per fermare l’assalto del cemento.

Per informazioni e contatti


IL COMUNE DI SAN CASCIANO HA RIADOTTATO IL PIANO STRUTTURALE, RIMETTENDO MANO IN PEGGIO A QUELLO GIÀ ADOTTATO 4 ANNI OR SONO.

Viene dichiarato alla stampa che questo è un piano “sostenibile”, con limitata crescita dell’edificazione, con previsioni di nuove case funzionali solo a soddisfare i bisogni dei residenti, ma la realtà è preoccupante:
San Casciano ha un saldo demografico naturale negativo (a causa dell’invecchiamento della popolazione), sono più i morti che i nati e nell’arco di 35 anni questo saldo è di circa 1100 persone in meno. Il comune cresce di residenti unicamente perché attira cittadini da altre zone, costruendo case per chi vive e lavora soprattutto nella città di Firenze. Questa situazione non può continuare all’infinito, perché trasformare San Casciano in una realtà dormitorio ha enormi costi per il paesaggio ma anche per la vita d tutti noi: il pendolarismo significa innanzi tutto traffico, ma anche scarsa vita di comunità, scarse ricadute economiche sul territorio.

CONTRO QUESTA EVIDENZA, L’AMMINISTRAZIONE PROPONE NEL PIANO UN ULTERIORE INCREMENTO DI RESIDENTI, PASSANDO DAI CIRCA 16.700 (LUGLIO 2006) AI 20.000 ABITANTI DI OBIETTIVO.

La crescita di abitanti è il risultato della somma delle previsioni edificatorie non attuate del vecchio Piano Regolatore e di una crescita preventivata (cioè considerata desiderabile e positiva) nel nuovo Piano. La legge regionale consentirebbe al Comune di azzerare le previsioni edilizie non attuate che risultano “non compatibili e non sostenibili”, ma l’Amministrazione Comunale ha manifestato l’intenzione di non rimettere in discussione i volumi previsti e mai realizzati, aggiungendovi anzi altro cemento. Questo in una situazione nella quale manca l’acqua potabile in anni siccitosi già per gli abitanti attuali, manca la depurazione, risulta già pesante il traffico sulle vie di collegamento a Firenze. Rispetto ai circa 18.000 abitanti che l’amministrazione dichiara ad oggi esistenti, siamo a più del 12% di crescita dei residenti preventivata, che si dichiarano diluibili in un arco di circa 20 anni.

MA È GIUSTO, È UTILE, È POSITIVO RICHIAMARE ALTRA RESIDENZA DELLA CITTÀ?

A questa nuova residenza corrisponderebbe una Superficie Utile Lorda (somma dei pavimenti calpestabili) pari a circa 6 ettari, la metà dei quali derivante da previsioni del vecchio Piano regolatore. Attualmente, tutte le superfici calpestabili residenziali comunali vengono calcolate dai tecnici comunali in circa 60 ettari, quindi si tratta di una cementificazione non indifferente. Poiché le tipologie non saranno sicuramente quelle di grattacieli o palazzi a 6 piani, a questa cifra è da sommare la superficie che verrà usata per fare giardini, parcheggi, strade, garages per le centinaia di appartamenti previsti. L’impatto maggiore sul territorio di questa scelta sarà quello di urbanizzare molto suolo, sottraendolo alla natura e all’agricoltura.

SAN CASCIANO SARÀ SEMPRE PIÙ PERIFERIA E SEMPRE MENO CAMPAGNA.

Al cemento delle villette e delle palazzine si somma il nuovo cemento per attività produttive: 30 ettari di superficie di nuovi capannoni (compresi la variante Laika e l’area del cementificio Sacci) stanno per sommergere altri pezzi di territorio. Ed a queste previsioni contenute nel vecchio piano si sommano ampliamenti annunciati di tutte le zone produttive esitenti. In fase di recessione economica, mentre ovunque si vedono aziende chiudere o convertire i volumi in residenze o commerciale (più redditizi) ancora si pensa che nuovi capannoni porteranno automaticamente lavoro… dove prima c’erano falegnamerie, tipografie, officine, adesso sono in vendita palazzine a prezzi sicuramente non popolari. Si fanno nuovi capannoni perché sono un investimento “nel mattone” delle aziende, non perché veramente manchino spazi attrezzati ove lavorare.

INVECE DI PUNTARE SULLA RISORSA PAESAGGIO, SULLA CULTURA, SU UNA AGRICOLTURA E UN TURISMO SOSTENIBILE, SI DISTRUGGONO LE VERE RADICI DELLA RICCHEZZA DI QUESTO TERRITORIO.

Adesso siamo ancora in tempo a fermare queste scelte, aiutaci con il tuo sostegno a far cambiare questo piano, sostieni le nostre iniziative per fermare l’assalto del cemento alle colline e ai borghi. Se passeranno questi progetti l’ambiente e le risorse territoriali saranno compromessi, il paesaggio verrà alterato (con danno anche economico per chi già qui risiede); Ci guadagneranno solo le imprese costruttrici e immobiliari, che pagando oneri anche monetari al comune ne condizionano le scelte.


Legambiente circolo Passignano, AMAT, ASCTA, Italia Nostra, WWF Firenze, Mani Tese Firenze, Foro Contadino
 

Info

Questo sito è nato per volontà del Comitato delle Associazioni per tutela dell’ambiente e del territorio attive nel Chianti fiorentino, come archivio dei molti materiali raccolti e, attraverso contributi e segnalazioni di tutti, singoli e associazioni, con l'intento – oltre che di informare gli interessati della situazione attuale – di coordinare eventuali azioni da intraprendere.

Chianti Ambiente e Territorio - Iniziative per la tutela e la promozione del territorio in una prospettive di sostenibilità ambientale