lunedì 14 settembre 2009

Variante LAIKA - Ponterotto, San Casciano Val di Pesa

La storia recente della Laika comincia nel 1997, quando il Comune di Tavarnelle concede alla Laika, con una variante ad hoc, di realizzare su una superficie coperta di quasi un ettaro, un capannone di 13.000 mq di superficie su due piani che non verrà mai usato effettivamente dalla società, ma che verrà invece messo in vendita per un valore compreso tra 12 e 13 milioni di euro.

La LAIKA ha successivamente dichiarato nel 2000 la necessità imprescindibile di raggruppare le diverse fasi di lavorazione, ora sparse in più edifici a Tavarnelle, in un unico volume, chiedendo al Comune di San Casciano di fare in grande quello che già aveva fatto il comune di Tavarnelle, confezionando una variante ad hoc che consenta a Laika di edificare 326000 mc su terreni oggi agricoli.

Nell’ottobre 2002 vengono siglati i preliminari di compravendita di una serie di terreni agricoli posti in località Ponterotto. Solo il 31 marzo 2003 viene votato in Consiglio Comunale di San Casciano un documento di indirizzo che invita la Giunta Comunale ad attivarsi per questo progetto di nuovo insediamento. Con successiva delibera di Consiglio in data 27 aprile 2004 vengono date le indicazioni specifiche per l’avvio del progetto di Variante. A questo punto e solo a questo punto viene avviata in maniera pubblica e secondo procedure formali controllabili l’iter della Variante che comunque avrà un impatto ambientale e paesaggistico molto forte. Le proposte presentate dai tecnici della LAIKA sono banali nella loro insostenibilità: un enorme “scatolone” a forma parallelepipeda che occupa cira tre ettari (32600 mq di superficie coperta comprensiva dei volumi di servizio in un altro fabbricato) per una cubatura superiore ai 300.000 mc.!!!

Per tutti questi motivi una ampia coalizione di forze locali (associazioni, comitati, cittadini) ha dichiarato la propria opposizione alla proposta di variante “Laika”.
Per gli stessi motivi, le associazioni ambientaliste a livello provinciale e regionale vi colgono il valore esemplare di una lotta contro le speculazioni immobiliari attuate sul territorio con la giustificazione e la copertura di presunte esigenze produttive di salvaguardia del lavoro, e contro la palese violazione di tutti i principi fondamentali contenuti nella LR1, da quello che pone come obbiettivo lo sviluppo sostenibile a quello che prefigura il minimo consumo di suolo imponendo il riuso di infrastrutture e volumetrie esistenti.

A tali proposte si sono associati:

AMAT Montespertoli
ASCTA San Casciano Val di Pesa
Comitato Sibille per la Tutela Ambientale
Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico Onlus
Foro Contadino
Italia Nostra
Italia Nostra regionale
Legambiente circolo “il Passignano”
Legambiente regionale
MDT Montespertoli
Mani Tese
WWF regionale
WWF - Sezione Firenze
 

Info

Questo sito è nato per volontà del Comitato delle Associazioni per tutela dell’ambiente e del territorio attive nel Chianti fiorentino, come archivio dei molti materiali raccolti e, attraverso contributi e segnalazioni di tutti, singoli e associazioni, con l'intento – oltre che di informare gli interessati della situazione attuale – di coordinare eventuali azioni da intraprendere.

Chianti Ambiente e Territorio - Iniziative per la tutela e la promozione del territorio in una prospettive di sostenibilità ambientale